Prima regola: non innamorarsi, Felicia Kingsley, Newton Compton Editori, 2020.
- onceuponabookblog1
- 26 mag
- Tempo di lettura: 4 min
Silvye ha ventisette anni, una madre asfissiante e sogna solo una vita normale, con un lavoro normale. Ma la verità è che la sua vita è tutto meno che normale perché… è una truffatrice. Sì, una truffatrice, figlia di una truffatrice che l’ha istruita alla perfezione nell’arte del furto e dell’inganno. Ci sono solo due cose che Silvye non deve fare: mangiare carboidrati e innamorarsi. A lei, le regole proprio non piacciono: ok vivere senza innamorarsi, ma non senza carboidrati! C’è invece una persona a cui le regole piacciono moltissimo: Nick Montecristo, affascinante ladro-gentiluomo e astuto genio dell’arte. È un abile stratega, impermeabile ai sentimenti, e non ha mai fallito un solo incarico. Nick e Silvye sono i prescelti da un ricco ed eccentrico collezionista, per mettere a segno un colpo sensazionale. Peccato che i due si detestino e abbiano qualche conto in sospeso da regolare. Lei è fuoco, lui è ghiaccio. Impensabile lavorare insieme, impossibile dire di no al colpo. Riusciranno Nick e Silvye a passare da rivali a complici, ed evitare che una fastidiosa quanto imprevista attrazione tra loro complichi le cose? Ma sì, in fondo sono due professionisti, basterà rispettare una sola regola…
E un altro libro della regina del romance italiano, è andato. Letto, approvato e sclerato.
Questa volta parliamo della storia di Nick Montecristo, il ladro gentiluomo e protagonista dei libri dell’autore Blake Avery, protagonista di Due cuori in affitto (un casino, ma il casino che ci piace), e di Silvye. A fare da sfondo, la magica e romantica Venezia.

Nick dice di avere 9 vite come i gatti, perché ha vissuto tante di quelle “avventure” da non bastarne una sola. Adesso si ritrova ad essere un ladro d’arte su commissione, una persona estremamente colta che offre le sue consulenze al miglior offerente. È unico nel suo genere, ma non l’unico ladro al mondo. È in un aereo per Londra, infatti, che incrocia la sua rovina. Vorrei dire per la prima volta, ma ho di recente scoperto (sto leggendo L’amante perduta di Shakespeare) che non è andata esattamente così. Diciamo però che è la prima volta consapevole.
“Tu puoi restare. I tuoi vestiti no.”
“Sei l’imprevisto più bello che mi sia mai capitato, Silvye.”
Silvye è la Gazza Ladra, elegante precisa e impossibile da acchiappare. Ed è attratta dalle cose che luccicano. Proprio in seguito al furto di una collana di diamanti si ritrova in aereo accanto ad un bellissimo uomo, non molto più grande di lei. Silvye è poliglotta, parla 12 lingue di cui due morte e ha viaggiato in lungo e in largo per seguire prima il padre nel suo lavoro, poi la madre che l’ha iniziata al mondo dei truffatori e che le ha imposto. solo due regole: non mangiare carboidrati e non innamorarsi. In entrambi i casi, più facile a dirsi che a farsi.
“Nel caso non te ne fossi accorto, non prendo ordini, men che meno da te, Nick. a malapena ascolto i consigli.”
“Non mi piacciono le cose facili e tu, Nick, sei una sfida: sei un cubo di Rubik, una partita a scacchi contro Bobby Fischer… un Sudoku di livello diabolico.”
Insomma i nostri protagonisti sono proprio due belle persone! E si odiano. Nick non la sopporta per il suo essere un’improvvisatrice nel lavoro, e perché gli ha rubato in più occasioni oggetti di addosso senza che se ne accorgesse (!!) e per la forte attrazione che prova nei suoi confronti. Silvye lo odia perché lui si è vendicato soffiandole un colpo, e perché è talmente intelligente da non riuscire a fare a meno di ascoltarlo imbambolata quando parla. E ovviamente perché è terribilmente attratta da lui. I battibecchi tra i due e la conseguente tensione odio/amore mi hanno tenuta attaccata alle pagine.
Destino vuole che si ritrovino invischiati in un colpo molto importante, quasi impossibile: ritrovare un diario che sino a quel momento era creduto una leggenda. Collaborare non sarà facile, mai fidarsi di un altro ladro. Ma devono, se vogliono andare a fondo in questa ricerca. Devono fare in modo di andare d’accordo e lavorare insieme, senza cedere all’attrazione. Prima regola: non innamorarsi. Indovinate come va a finire?
“[…] Ho sempre pensato che devo essere stato un gatto perché ho già vissuto otto vite: guida turistica abusiva, ricercatore universitario, falsario, gestore di una bisca clandestina, detenuto, ricercato, fuggitivo e oggi, ladro su commissione. Me ne resta solo una ed è con te che voglio viverla.”
Okay, chiarita la trama romance di questo libro, vorrei spendere due righe per il resto. Posso dire che la storia romantica tra i due, per quanto bella e ad alta tensione sia stata, mi è passata in secondo piano davanti all’incredibile sfoggio di cultura che zia Felicia ha fatto. Devo ammettere che mi ha messo un po’ in soggezione. Non solo perché non sapevo la metà delle cose che ha detto, ma anche perché erano fondate. Il che mi porta ad affermare che l’autrice abbia fatto un intero studio prima di scrivere questo romanzo. Ha letteralmente scritto una tesina collegando tra loro storia, scienza, letteratura, storia dell’arte, geografia e sono sicura di lasciarmi dietro tanto. Incredibile. Mi è sembrato di vivere dentro a un film tipo “viaggio al centro della terra”, “Indiana Jones” o qualcosa del genere. Mi ha intrattenuta tantissimo ed è stato un vero piacere scoprire così tante cose. Dopo questo libro mi sento più intelligente oltre che innamorata persa di Nick (anche se non supera l’amore che provo per Knight).
4 stelle meritate.
-Marti
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