The Empyrean #3, Onyx Storm, Sperling & Kupfer, 2025. (Spoiler)
- onceuponabookblog1
- 18 feb
- Tempo di lettura: 5 min
Onyx Storm è stata una benedizione e una maledizione. Sapevo che non sarei rimasta contenta alla fine di questo libro: essendo solo il terzo dei cinque previsti per questa saga, immaginavo che non sarebbe andata tutta rose e fiori. Sarebbe stato forzato. Ma non mi aspettavo questa devastazione. Se non lo avete ancora letto, permettetemi di darvi un consiglio: non lo leggete ora. Aspettate l’uscita del quarto libro per quanto palloso possa essere attendere ancora un anno o più. Abbiate fede. Se non mi volete ascoltare, allora leggetelo a vostro rischio e pericolo. È difficile spiegare senza fare spoiler, quindi metto qui un alert.
!!CI SARANNO DEGLI SPOILER IN QUESTA RECENSIONE!!
Dunque, partiamo dall’inizio. Partiamo dal fatto che per quanto mi sia sforzata, come Violet, di continuare a pensare a Xaden come Xaden, non lo è più. La sua nuova debolezza non lo rende più lui. E questa cosa mi ha spezzato. La tentazione di incanalare il potere diventa troppo forte ed era plausibile che sarebbe caduto prima o poi. Niente di nuovo, ma comunque spiazzante. Ho adorato il fatto che nonostante lui fosse ormai un Venin a tutti gli effetti, sia riuscito ad aggrapparsi fino alla fine all’unica parte della sua anima che già dal primo libro non apparteneva più a lui, bensì a Violet. A questo punto la mia unica speranza versa su quello, il loro amore è l’unica via per poter salvare la situazione. Non vedo altre vie d’uscita. Il penultimo capitolo mi ha fatto male al cuore, letteralmente.
“[…] tre cose, vostra altezza. Uno, le ombre mi donano un udito piuttosto acuto. Due, io non controllo Violet. Non l’ho mai fatto e non lo farò mai. E tre, il punto più importante…” abbassa la voce. “Lei non ha pensato a voi neanche una volta, non da quando ha posato gli occhi su di me.”
“Io non l’ho mai temuto.” Xaden mi fissa e il mio cuore salta un battito. “E non è il mio ragazzo.”
“Sono d’accordo” dice Xaden. “È un termine troppo informale per quello che siamo.”
“Io vivo in base a te. Quando mai mi è fregato qualcosa del Codice dei Cavalieri o del Codice di Condotta?” Mi prende il viso per poi appoggiare la fronte contro la mia. “Io sono tuo e tu sei mia, e non c’è legge o regola in questo o nel prossimo mondo che possa cambiarlo.”
(Potrei scrivere 25 triliardi di citazioni di Xaden. Le amo tutte. Quest’uomo parla, e io prendo nota.)
Passiamo a Ridoc. Tra tutti, il personaggio che mi è piaciuto di più in assoluto in questo libro. È vero quanto dice lui stesso: il suo essere ottimista e la sua attitudine allo scherzo lo hanno messo quasi in dubbio agli occhi dell’opinione pubblica, come se in realtà a lui non importasse così tanto della guerra o dei suoi amici. Ha dimostrato tutto il contrario ed è stato l’unico personaggio, al di fuori degli ovvi, che ha messo Violet al primo posto. È qualcosa che mi aspetto dai suoi fratelli, dai suoi draghi e da Xaden. Tra i suoi amici, Ridoc era l’ultima persona che mi sarei aspettata prendesse una posizione così ferrea nei confronti di Vi. Non guasta il fatto che è comunque parte della sua personalità l’essere spiritoso, per cui è stato molto divertente leggerne. Anzi, ogni tanto era una ventata d’aria fresca, nella pesantezza circostanziale del libro.
“È solo che… devo venire con te.”
I draghi. Oh, loro. Tairn direi che non si smentisce, è speciale e fa sentire speciale anche Violet. Si capisce, si percepisce quanto lui voglia bene a lei, e quanto lei sia follemente innamorata dei suoi draghi. Il primo amore di un cavaliere, infondo, è proprio il suo drago. Andarna è stata un pugno al cuore. Ho pianto molto più per lei che per Xaden, e questo è tutto dire. Non potevo credere alla bastardaggine degli Irid, a come hanno trattato la cucciola rinfacciandogli quello che lei ha imparato vivendo nella Valle. Per fortuna, alla fine, almeno uno di loro si è ricreduto. Solo che la decisione di Andarna mi ha spiazzato, recidere il legame per unirsi alla sua famiglia era qualcosa a cui non avevo pensato e quando è andata via io mi sono sentita esattamente come Vi. (Non giudicate, sono una persona molto empatica ed entro talmente a fondo nelle storie che leggo, che è naturale per me provare queste emozioni così forti leggendo.) Alla fine torna, ma non credo abbia ristabilito il legame. Credo si sia solo ripresentata, e non so cosa questo voglia dire… rimane? Se ne va di nuovo?
Mi preoccupa Tairn invece… alla fine del libro lui non risponde a Vi perché dorme, stando a quanto riferisce Andarna. Ma non era così malmesso dopo la battaglia da giustificare quel sonno. E se avesse interrotto il legame con la sua compagna? Perché chiaramente Sgaeyl ha seguito Xaden, ovunque sia andato. Dei, sono in totalmente in pena. E questa sarà la recensione più lunga che farò mai in questo blog… almeno fino all’uscita del quarto libro della serie.
A proposito della fine del libro, una piccola riflessione: il Saggio non è morto e minaccia Xaden con un nuovo fratello. Ora, non credo proprio si riferisse a Barlow, che potrebbe essere anche morto per quanto mi riguarda (o per quanto riguarda Xaden), ma per avere una leva su di lui, deve essere qualcuno di importante. Considerando quello che Xaden organizza per assicurare il trono di Tyrrendor a Vi, immagino che il “fratello” sia Bodhi, l’unico successore di sangue. Scompare anche Garrick con loro, ma non credo sia lui la leva. Questo libro ha lasciato più domande che risposte. E la Yarros le risposte deve ancora inventarsele, a quanto ne so.
L’unica cosa che si spiega è il motivo della particolare condizione di Violet, la sua debolezza fisica e il colore dei suoi capelli. L’essere stata toccata dalla dea Dunne, senza però completare la consacrazione, evidentemente ha alterato la sua genetica quando era ancora molto piccola. Il fatto è che una specie di profezia su di lei c’era, e si è avverata. Anche questo tradimento da parte del padre di Vi ha fatto male. Non me lo aspettavo. Insomma, se non si fosse capito, la devastazione è totale se siete i tipi di lettori che si affezionano ai protagonisti dei libri come fossero persone vere.

“Xaden è mio. Il mio cuore, la mia anima, il mio tutto. Ha incanalato il potere della terra per salvarmi e io metterò sottosopra il mondo finché non troverò il modo di salvarlo a mia volta.”
Valutazioni finali: il libro ovviamente mi è piaciuto, il solo fatto di tornare a leggere di Tairn, Vi, Andarna e tutta la “quasi allegra” compagnia, ha colmato il vuoto che aveva lasciato la fine di Iron Flame. Solo che il senso di pienezza è durato davvero poco, e ora mi sento più vuota di prima. Tornando indietro nel tempo, non lo leggerei. Non ora. Avrei aspettato l’uscita del quarto libro in modo da avere la possibilità di ricominciare a respirare. Rebecca Yarros se non metti un cazzo di lieto fine nel quarto libro, troverò il modo di… fare qualcosa che ti faccia star male, non ho idee al momento.
Ho comunque dato 4 stelle. Non 5. Ho sofferto troppo per le 5 stelle.
4 stelle
-Marti
Comments